Febbre
Un libro spiazzante, sincero e brutale, che costringerà le nostre emozioni a un coming out nei confronti della storia eccezionale di un ragazzo come tanti. Un esordio letterario atteso e potente.
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n articolo, o più precisamente un racconto, già letterario ma personale, intimo, appassionante, puro, che ci sorprese e commosse. Non fummo certo gli unici: fu uno degli articoli più condivisi nella storia del nostro sito. E per una volta il “social” premiò qualcosa di vibrante, vero e di valore, che è arrivato molto lontano
Gay.it
Consigliato a
Chi ha ancora pregiudizi sulla sieropositività.
Il nostro voto
Recensione e trama
Il collaboratore di Gay.it Jonathan Bazzi ha scritto questo racconto autobiografico pubblicandolo sul sito il 1° dicembre 2016, World Aids Day; oggi Febbre è addirittura diventato uno dei dodici libri finalisti dello Strega, edizione 2020.
Febbre di Jonathan Bazzi
Complice la fortissima carica emotiva che si evince dalla scrittura di Jonathan, che un giorno, a 31 anni, è vittima di una febbre che non va più via. Una febbretta, lieve ma costante, spossante, che gli fa sentire sempre freddo.
Jonathan si fa coraggio, indugia un mese, due, poi fa le analisi, che lo gettano in una paranoia incredibile fino a quando non arriva il responso: è sieropositivo.
Questo, per lui, è il giorno della svolta: non sta morendo, ha l’HIV. E a quel punto Jonathan comincia a guardarsi alle spalle, a ripercorrere la sua storia a ritroso, torna con la mente a Rozzano, quartiere della periferia milanese dove nessuno studia, nessuno si realizza, nessuno ha un futuro. Eppure è la stessa terra di Fedez, di Mahmood, gente che ce l’ha fatta, e allora perché lui non può riuscirci?
E poi ripercorre in un flashback la sua vita da figlio di genitori ragazzini che presto si separano, allevato da due coppie di nonni, affetto da balbuzie, omosessuale, un condensato di cose che lo rendono bersaglio facile per i bulli. Fino alla confessione, a cuore aperto, quando ormai da temere non c’è più nulla, quando ormai le paure sono tutte passate. Sì, sono sieropositivo, e non c’è nulla di vergognoso, o di imbarazzante, in questo. Sono ancora vivo.
Dettagli
Informazioni sull'autore
Collaboratore di Gay.it, Jonathan Bazzi ha scritto un racconto autobiografico proprio sul sito, il 1° dicembre 2016, World Aids Day; oggi quel rac...
- Jonathan Bazzi
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