Fai uno squillo quando arrivi
Un romanzo “revival” insolito e brillante che racconta i sentimenti prima delle dating app, quando la tecnologia era imperfetta e l’amore sembrava molto più facile.
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Consigliato a
Le nostalgiche degli anni Novanta, le donne che lottano perennemente con un amore passato e mai dimenticato, le moderne che amano la scrittura contemporanea, veloce e frizzante.
Il nostro voto
Recensione e trama
Il mondo prima delle app e dei social, ovvero quando le nostre mamme si tranquillizzavano proprio dicendoci quella fatidica frase “Fai uno squillo quando arrivi”.
Perché lo squillo, prima che WhatsApp, Messenger e Facebook monopolizzassero la nostra attenzione e buona parte del nostro tempo libero, rappresentava tutto: il pensiero del ragazzo che ci piaceva, la presenza, l’esserci insomma.
E Nina si ritroverà improvvisamente, e non per sua colpa, catapultata di nuovo indietro di vent’anni, proprio a quell’epoca in cui lo squillo significava era la massima espressione del pensiero che una persona poteva avere per te.
Single trentenne, Nina è alla perpetua ricerca della novità, dell’appuntamento che darà la svolta definitiva alla sua vita e le farà totalmente dimenticare l’ex che va ma poi, immancabilmente, torna, in un tira e molla interminabile e snervante che tiene la giovane esperta di comunicazione in un limbo, perennemente sul filo del rasoio. Peccato che i suoi primi appuntamenti nella giungla milanese con uomini conosciuti per lo più su Tinder si risolvano sempre in una bolla di sapone, e il ricordo dell’ex, Alessandro, torni bruciante più che mai, con tutto il suo strascico di pene e dolori.
Quella storia che sembra incancellabile, a dispetto dei chilometri, degli addii, delle differenze, diventerà ancora più stretta intorno a Nina proprio quando, paradossalmente, sarà lui a dimenticare tutto. Dopo una overdose di LUV, un allucinogeno che fa credere, a chi lo assume, di poter viaggiare nel tempo, l’ex è convinto di vivere negli anni Novanta, in un tempo in cui si comunicava solo via sms e squilli, appunto. Ma la cosa più importante è che improvvisamente è convinto di stare ancora insieme a Nina, tanto che lei, scesa in Puglia per trascorrere le vacanze estive, si troverà la casa sommersa di fiori, lettere, compilation musicali. E, di colpo, messa di fronte a un durissimo dilemma: quando è bene accantonare definitivamente il passato, dichiarare una storia morta e guardarsi avanti, e quanta consapevole scelta c’è, invece, nel volervi restare aggrappate?
Con una scrittura frizzante ed esuberante, mettendo tanto di sé nel suo personaggio, Stella Pulpo riesce a dare vita a un romanzo contemporaneo, moderno, in cui ogni donna finisce irrimediabilmente per ritrovarsi. Lei, autrice del blog memoriediunavagina da quasi 70 mila seguaci a settimana, ha riversato su Nina il suo essere tarantina di nascita e milanese d’adozione, il suo essere single e, forse, chi sa, anche il rimpianto per quell’amore perduto.
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Stella Pulpo è autrice del blog memoriediunavagina, ha riversato su Nina il suo essere tarantina di nascita e milanese d’adozione, il suo es...
- Stella Pulpo
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