Esco a fare due passi
Nico ha ventotto anni è lavora come deejay in radio; la sua vita lo rende abbastanza soddisfatto, anche se dentro sé percepisce un profondo senso di immaturità: si sente un adolescente che teme ...
Consigliato a
Chi cerca un romanzo senza troppe pretese.
Il nostro voto
Recensione e trama
Nico ha ventotto anni è lavora come deejay in radio; la sua vita lo rende abbastanza soddisfatto, anche se dentro sé percepisce un profondo senso di immaturità: si sente un adolescente che teme le responsabilità e non ha voglia di crescere.
All’inizio del libro prende la decisione di scrivere una lettera a se stesso nella quale si racconta, immaginando di riceverla cinque anni dopo: racconta di come si sente, di come si rapporta col mondo e con le persone, siano esse parte della sua famiglia, donne o colleghi.
In questo modo conosciamo la vita di Nico, fatta di avvenimenti particolari e altri più banali, raccontati con lo stile semplice e ironico, e a tratti un po’ volgare, di Fabio Volo.
Niente ci viene risparmiato: sesso, canne, musica e amicizia.
Forse un romanzo che vuole analizzare la situazione di immaturità e di incertezza che parecchi trentenni vivono al giorno d’oggi o che più semplicemente la vuole descrivere; in ogni caso questa attenzione verso ciò che prova il protagonista non gioca a favore della trama, piuttosto risicata e limitata all’enunciazione di fatti.
Un lettore attento probabilmente riuscirà a trarne qualche spunto di riflessione, per quanto sia un romanzo che può essere apprezzato di più da lettori meno esperti o che non hanno molte pretese.
In ogni caso, si tratta di una lettura leggera e non impegnata, dove qualcuno potrà ritrovarsi nelle riflessioni proposte dal protagonista.
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Informazioni sull'autore
Biografia non disponibile
- Fabio Volo
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