Colpa delle stelle
Non puoi scegliere di essere ferito a questo mondo, ma hai qualche possibilità di scegliere da chi farti ferire.
dal libro
Consigliato a
Agli amanti dei romanzi drammatici
Il nostro voto
Recensione e trama
Hezel è malata, malata di una malattia che, grazie ad un farmaco sperimentale, sembra in regressione ed è quindi sotto controllo, ma purtroppo ha anche i polmoni difettosi, tanto che deve sempre portare con sé una bombola di ossigeno.
Rinchiusa nel suo piccolo mondo, arresa al cancro, Hezel tenta solo di stare a galla; i suoi giorni trascorrono fra la lettura del suo libro preferito, lezioni, tv, opprimenti attenzioni di genitori apprensivi – e chi non lo sarebbe in quel caso? – e incontri di gruppo nel seminterrato del Sacro Cuore insieme ad altri malati terminali, dove un bel giorno a dare senso alla sua esistenza arriva lo spavaldo e attraente Augustus, che si innamora a prima vista di lei.
Come lei Gus è un ragazzo che ha lottato e sconfitto la malattia barattando con essa la sua gamba.
Tutto il romanzo ruota intorno al libro preferito di Hezel, Un’imperiale afflizione di Peter Van Hounten, un autore americano ora ritiratosi in uno stato di depressione ad Amsterdam.
Hazel vorrebbe potere incontrare l’autore, fargli delle domande e ottenere risposte, semplici risposte che le darebbero la speranza che, dopo l’inevitabile, chi resta continua a vivere… e Augustus farà in modo che queste domande abbiano una risposta… a tutti i costi.
Sul cancro ultimamente è stato scritto tanto, ma poco è stato scritto con la sensibilità con cui John Green affronta l’argomento: con un linguaggio semplicissimo riesce a descrivere la malattia con gli occhi del malato senza renderla patetica, anzi, ne approfondisce aspetti che spesso vengono invece trascurati.
Questo scrittore si è calato perfettamente nella parte, tanto da immaginarne ogni sfumatura psicologica, rendendo i suoi protagonisti tragicamente veri.
Lo stile è molto semplice e spesso ricorda quello di una ragazza di sedici anni, come la protagonista.
Eppure tra le righe non si può non notare una profonda cultura, infiniti spunti di riflessione filosofica e una sensibilità unica verso i malati terminali e il tempo che resta loro da vivere.
Colpa delle stelle è una girandola di emozioni, è una storia forte, carica di significati metaforici, una storia che ti cambia, che ti spiega, una storia che senti tua.
Un romanzo ricco di citazioni meravigliose e amabili dialoghi.
La malattia, tetra e implacabile, ricopre solo il ruolo di palcoscenico della storia, al centro del quale domina invece l’amore, come fonte di gioia e forza universale.
Pochi attimi di amore profondo giustificano un’intera esistenza, anche se potenzialmente breve come quella dei protagonisti.
Non c’è nessuna dignità o coraggio nel morire, “fa schifo e basta” come dice Hezel, e allora conta come si vive, non conta come finisce il libro della nostra vita, conta quello che c’è scritto in mezzo.
Lo consigliamo perché è una storia assolutamente toccante, ma affrontata con freschezza e naturalezza.
Dettagli
Informazioni sull'autore
Biografia non disponibile
- John Green
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