Cinquanta sfumature di rosso
Cinquanta sfumature è il romanzo erotico che ha elettrizzato tutte le donne d’America: hanno diffuso il verbo su Facebook, in palestra, a casa, con le amiche, con i mariti…
The New York Times
Scandaloso, bollente, il bestseller di cui non si può smettere di parlare.
Entertainment
Quello che ogni donna vuole. Ovviamente.
The Guardian
Consigliato a
Chi vuole sapere come finisce la storia tra Anastasia e Christian.
Il nostro voto
Recensione e trama
Cinquanta sfumature di rosso è il capitolo conclusivo della trilogia di E.L. James, iniziata con Cinquanta sfumature di grigio.
Anche in questo romanzo ritroviamo Anastasia Steele e Christian Grey: la loro relazione, iniziata grazie a una travolgente passione erotica, si sta evolvendo.
Anastasia sta imparando a condividere lo stile di vita di Grey, senza però perdere la sua integrità, e lui deve abbandonare la sua mania per il controllo, lasciandosi alle spalle il passato che lo tormenta.
Un rapporto che è destinato a sfociare in un matrimonio nel quale inizialmente tutto sembra andare per il meglio, finché qualcuno non tornerà dal passato per fare i conti con Christian.
Dal breve accenno alla trama si può notare come in questo romanzo, rispetto ai due che lo precedono, venga introdotto questa questione irrisolta del passato di Grey che permette di movimentare un po’ la vicenda, altrimenti molto statica.
In ogni caso, la storia pone sempre al centro i due protagonisti, con le loro discussioni e scene di passione che alla lunga diventano ridondanti e troppo uguali tra loro, ripetendo sempre le stesse immagini, le stesse parole e le stesse situazioni.
L’evoluzione dei personaggi giunge in questo romanzo alla sua conclusione: finalmente l’amore di Anastasia riesce a cambiare Christian, tuttavia una maggiore introspezione psicologica non avrebbe guastato, soprattutto visto che ci troviamo davanti all’ennesima elaborazione della donna caparbia che, con grande fatica, riesce a far redimere l’uomo che ama e la presenza di elementi erotici non è una componente sufficiente a rendere il tutto interessante e originale.
Anche qui il linguaggio dell’autrice risulta eccessivamente semplice e ripetitivo: un po’ più di verve e fantasia non avrebbero guastato; certo, uno stile del genere ha se non altro il pregio di essere comprensibile da tutti, per quanto alla lunga potrebbe annoiare.
In conclusione, una lettura senza pretese, che qualcuno può anche trovare divertente, purché vi ci si approcci con la convinzione che non si sta leggendo un capolavoro.
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Biografia non disponibile
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