Chi manda le onde

Recensione e trama

Chi manda le onde, romanzo di Fabio Genovesi, è una storia corale, dove le vite dei personaggi si intrecciano tra loro, in una Versilia tra mare e Alpi Apuane, dove ci sono antiche leggende, fantasmi del passato e sogni.

Serena è una donna che pensa di non essere fatta per l’amore e ha due figli, che ha cresciuto da sola: Luca, un surfista affascinante e sensibile, e Luna, una bambina albina che ama sognare e che non riesce a vedere al sole, ma non per questo si lascia scoraggiare e ogni giorno cerca sulla spiaggia quello che ha portato il mare. Luna ha un amico, Zot, un bambino di Chernobyl, che vive in uno strambo casolare e che parla con Ferro, astioso bagnino in pensione che vuole respingere miliardari russi che vogliono comprarsi la Versilia.

C’è poi Sandro, che vive ancora con i genitori, fa l’insegnante precario e, insieme agli amici Rambo e Marino, cerca tesori in spiaggia col metal detector, raccogliendo funghi e pinoli da vendere ai ristoranti del centro. Sandro è sa sempre innamorato innamorato di Serena e farà di tutto per incontrarla, dando il via a una serie di pittoreschi equivoci e situazioni paradossali.

Chi manda le onde è un libro che ricorda come la vita a volta sia come la battigia, che può essere sconvolta dalle onde che la colpiscono: onde che portano confusione, ma anche tanti tesori. È in fondo questo quello che i personaggi di questo romanzo si trovano ad affrontare: i cambiamenti che li circondano da un lato li sconvolgono dall’altro li spaventano, ma, se accettati, possono cambiare, in meglio, la vita.

Perché, in fondo, tutti abbiamo bisogno di qualcuno che ci ami per quello che siamo, che rida con noi, che sia una famiglia per noi, per quanto strana e originale; il libro, con il suo linguaggio scanzonato e la sua trama rocambolesca e tragicomica, è questo che vuole dirci.