Campo di battaglia
Esiste una maniera di venirne fuori, di non rendere tutto questo una forma di schiavitù? Attraverso un’accurata, appassionata eppure semplice analisi critica delle convenzioni e imposizioni su ciascuna parte del corpo femminile, Carolina Capria (L’ha scritto una femmina), che da lungo tempo indaga questo tema in chiave ‘pop’, si risponde che la via d’uscita sta nel vedersi per intero, e non dover essere, ma volerlo.
Effequ
Consigliato a
Uomini e donne, indistintamente, per comprendere quanto la narrazione male gaze abbia fatto male a entrambi.
Il nostro voto
Recensione e trama
Il corpo delle donne, continuamente sottoposto alle richieste incessanti di una società patriarcale in cui trionfa il male gaze e, dal primo ciclo mestruale fino alla vecchiaia, le donne “devono” essere in un certo modo: carine, simpatiche, disponibili, divertenti, ovviamente belle.
I miti della femminilità stereotipata, strutturata secondo la logica del maschio, hanno fatto male a donne e uomini per secoli; Carolina Capria, autrice e fondatrice della pagina L’ha scritto una femmina, indaga su questi cliché sviscerandoli nel profondo nel suo nuovo libro, Campo di battaglia. Le lotte del corpo femminile, in uscita per Effeq il 10 novembre.
Campo di battaglia. Le lotte del corpo femminile
Significativi i capitoli che compongono il libro: Mestruazioni, Devi essere giovane, Devi essere bella, Devi essere invisibile, Devi essere mamma, Voglio essere: guardarsi meno nello specchio e più nelle altre.
Tutti gli argomenti principali che ruotano secolarmente attorno alla vita delle donne, dalla maternità all’essere silenziose e invisibili, asservite all’uomo e quindi totalmente devote ad assolvere i compiti che la società, naturalmente costruita dagli uomini, ha scelto per loro. Tanti i tabù e gli stigma associati al ruolo femminile che Carolina snocciola e cerca di decostruire, uno a uno.
Dettagli
Informazioni sull'autore
Biografia non disponibile
- Carolina Capria
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