
10 cose che abbiamo imparato da Piccole Donne e da Louisa May Alcott

Se qualcuna di voi non ha mai letto il romanzo di Louisa May Alcott Piccole Donne corra immediatamente a rimediare a questo grande errore. In verità, può anche essere che lo abbiate letto molti anni fa e ve lo siate dimenticate (si tratta infatti di un romanzo che viene spesso consigliato come lettura infantile); in tal caso vi suggeriamo una rilettura: da adulte, potrete godervi ancora di più il racconto, assaporando aspetti che da fanciulle vi erano sfuggiti.
Tranquille, nessun spoiler, solo un piccolo assaggio per chi non conosce il libro. Il romanzo è ambientato in America nella seconda metà dell’Ottocento, durante la Guerra di Secessione. Quattro sorelle, tra gli undici e i sedici anni tutte e quattro co-protagoniste del racconto, vivono con la madre, mentre il padre, sacerdote, è partito per il fronte come cappellano. Da qui partono i racconti delle loro vite intrecciate: sogni, amori, amicizie, tutto ciò che caratterizza la vita di un’adolescente del 19esimo secolo.
Il romanzo ha ottenuto nel corso degli anni diversi adattamenti cinematografici e ora torna sul grande schermo diretto dalla regista Greta Gerwig. La donna sarà al comando di un cast al femminile d’eccezione: le quattro sorelle saranno interpretate da Emma Watson, Saoirse Ronan, Florence Pugh e Eliza Scanlen. Anche Meryl Streep avrà un ruolo importante, interpreterà la ricca e acida zia March.
Molte delle donne presenti nel cast, compresa la stessa Gerwig, combattono da tempo in prima linea per la parità di genere e sono grandi sostenitrici di movimenti femminili come #MeToo e Time’s Up. Noi siamo curiosi di sapere come verrà rivisitato in chiave moderna il sottile femminismo della Alcott, come le sorelle March verranno interpretate e come questo capolavoro della letteratura femminile potrà di nuovo avere il successo che merita.
Il film uscirà negli Stati Uniti a dicembre del 2019, nel frattempo noi abbiamo deciso di rivivere le emozioni di uno dei romanzi più venduti, scegliendo i dieci insegnamenti che Louisa May Alcott e le sue Piccole Donne ci hanno regalato e che trovate in gallery.
Questo è sicuramente il più grande insegnamento che il romanzo Piccole Donne ci ha regalato. L’unione tra le protagoniste sempre pronta ad aiutarsi. Le donne in questo romanzo si sostengono, non sono gelose l’una dell’altra, sono solidali tra di loro e non si giudicano. Le incomprensioni sono normalissime, l’importante è risolverle.
Laurie e Jo sono l’ennesima prova vivente che l’amicizia tra maschio e femmina può esistere e può essere bella e forte. Lei con un nome da maschio e lui da femmina, lui ricco lei no, lei energica, lui timido, così diversi ma così simili, vivono grandi avventure insieme durante l’adolescenza, senza mai andar contro la loro parità.
Un altro grande insegnamento di questo romanzo è sicuramente dettato dal fatto che ogni protagonista è costantemente spronata a dare il meglio di sé. La mamma, le sorelle, ognuno spinge ogni protagonista a non perdere tempo, a cercare i propri sogni e far di tutto per realizzarli, facendo notare loro difetti e mancanze.
Nel romanzo le sorelle March vengono educate come essere umani, non come donne. Non sono costrette a portare i corsetti, possono fare esercizio fisico, possono leggere libri e possono rincorrere i loro sogni.
Questo accadeva a metà Ottocento, purtroppo però spesso ancora oggi non succede. Dobbiamo crescere i nostri figli come essere umani e non come femmine o maschi: vietare giocattoli o sport solo perché erroneamente associati al sesso opposto è completamente diseducativo. La crescita non ha bisogno di stupidi stereotipi.
Louisa May Alcott ci ha insegnato che non si va a dormire senza prima aver fatto pace con la persona con cui si ha litigato. Mai nessun insegnamento è stato così saggio.
Non lasciare che il sole tramonti sulla tua collera.
Non vi piace la mela? Mangiatela in una soffitta, chiusi in una bella e calda coperta mentre leggete un bel libro, proprio come faceva Jo March e improvvisamente anche la mela diventerà buona. Questo è l’insegnamento: una cosa che non ci piace, non per forza dovrà non piacerci per sempre; un modo nuovo e diverso ci renderà tutto più semplice.
Una citazione di Laurie che ci aiuta a ricordare che qualsiasi cosa un uomo e una donna dovranno fare, questa risulterà sempre in due modi diversi, ma mai uno migliore dell’altro. Sì, è vero le donne sono diverse dagli uomini (e viceversa) nel corpo, nella mente e nello spirito, ma non per questo inferiori.
Il romanzo ci insegna che prendersi cura del proprio corpo e del proprio aspetto esteriore è fondamentale. Il che non significa sottostare a dettati canoni di bellezza, ma che la cura della nostra persona è fondamentale per la presentazione di noi stessi agli altri.
Non a caso, la zia March sceglie di portare con sé in Europa la graziosa Amy nonostante Jo, poco curante del suo aspetto esteriore, passi ogni giorno in sua compagnia.
Durante il romanzo c’è almeno un momento in cui ognuna delle quattro sorelle rinuncia a qualcosa di importante per la propria vita per il bene di qualcun altro. Un gesto altruista e amorevole, che vale molto di più quando ci si trova in situazioni svantaggiate, come nel caso delle sorelle March.
Le sorelle March ci insegnano una dopo l’altra con le loro vite che non esiste un modo perfetto di amare qualcuno, ma anzi che è possibile dimostrare l’amore in tantissimi diversi modi. Piccolezze che si manifestano ogni giorno in rapporti d’amicizia, storie d’amore, rispetto per i genitori e supporto tra fratelli.
Cosa ne pensi?