5 libri per chi, come Nicholas Sparks, ha "parole che non ha mai detto"

Ognuno di noi ha parole che non ha mai detto e che pesano come macigni. Forse è troppo tardi per dirle o forse... esiste un modo - magari diverso da quello che credevamo fosse l'unico possibile - per pronunciarle quelle parole, finalmente. Ecco una selezione di 5 libri sulle "parole non dette" che trovano il modo per uscire.

A chi di noi non è successo? Ognuna di noi probabilmente ha, per fare il verso al famoso titolo di Nicholas Sparks, “parole che non ha mai detto”. Per paura, vergogna, imbarazzo, timore di non essere corrisposta, perché “non si fa”, perché si pensava di avere tempo… E poi ci si trova a rimpiangere quello che non si è detto.

Si dice che una seconda possibilità è concessa a tutti, ma non sempre la vita è in grado di offrire una seconda occasione. Così quelle parole restano lì e, in genere, pesano come macigni. Perché avrebbero potuto fare la differenza, cambiare il corso delle cose o, comunque, darci o dare la pace a qualcuno.

Ci è capitato di pensarci dopo aver letto in anteprima il nuovo affascinante romanzo di Tiffany Reisz, “Il ladro di ricordi”, in uscita il 7 luglio e di cui, per la cronaca, qui potete sfogliare le prime pagine (qui e sugli store online è disponibile con il 15% di sconto). Un libro dove le parole non dette, a un certo punto, escono prepotenti e dirompenti. E, forse, ci è venuto in mente… chiunque ne ha può trovare nuovi modi per dirle, anche quando sembra fuori tempo.

Così abbiamo scelto di selezionare 5 libri che ci insegnano che esistono sempre strade alternative per far arrivare comunque quei messaggi, basta solo avere il coraggio di alzare la voce o prestare davvero ascolto.

1. Il Ladro di Ricordi di Tiffany Reisz: quando l’esigenza della verità incontra le “parole mai dette”

Fonte: Harper Collins
Fonte: Harper Collins

Partiamo appunto dall’opera che abbiamo avuto la fortuna di leggere in anteprima e che ci ha appassionato subito, grazie alla sua atmosfera un po’ gotica e all’aurea di mistero che lo accompagna dall’inizio alla fine, sulla scia di, appunto, parole tenute nascoste per troppo tempo.

Della stessa autrice della fortunata serie Peccato originale, Il ladro di ricordi raccoglie infatti tutte le vicende, il passato, i misteri, i segreti e le scomode verità di una ricca famiglia americana, racchiudendoli all’interno di una singola bottiglia di whisky. Paris è l’ultima discendente dei Maddox, importanti produttori di bourbon, alle prese con un passato famigliare ricco di zone d’ombra, di parole che non sono mai state dette, perché troppo dolorose da pronunciare. L’esigenza di rimettere le mani su quell’ultima bottiglia con il nastro rosso, in grado di fornire le risposte che Paris sta cercando da tempo, la costringerà però a confrontarsi con Cooper McQueen, il miliardario che ha speso un capitale per acquistarla e che sarà disposto a cederla solo in cambio della verità sui Maddox e a capire perché una distilleria così florida ha dovuto chiudere i battenti all’improvviso. Ed ecco quindi che dovranno tornare alla luce le vendette, gli incesti, i tradimenti della famiglia, innaffiati da ottimi bicchieri di bourbon. 

Tiffany Reisz è riuscita ancora una volta a creare una storia coinvolgente e sensuale, in grado di tenerci incollate alle pagine fino alla fine. La storia dei Maddox si intreccia quindi con quella degli Stati Uniti in generale, partendo dagli albori dell’azienda, durante la guerra civile in Kentucky, con uno stile in grado di rendere vivide tutte le vicende e veri i personaggi.    

Perché ci è piaciuto tanto? Perché i protagonisti della storia non sono perfetti, anzi, sono viziosi, hanno le loro debolezze e le loro ossessioni. In una parola: hanno i loro peccati, che è un tema che sembra caro alla Reisz. Tutto ciò contribuisce però a renderli incredibilmente reali, riuscendo quindi a immedesimarci in loro con più facilità, a empatizzare con chi, come noi, è vittima dei propri impulsi, come Tamara Maddox e Levi Shelby, la cui storia d’amore ci è parsa dolce ed erotica allo stesso tempo.

Ci sentiamo quindi in dovere di consigliarvi caldamente Il ladro di ricordi, che sarà disponibile a partire dal 7 luglio nelle librerie e in formato e-book sul sito di Harper Collins, dove potete anche trovare un estratto che siamo sicure non vi deluderà. Potete inoltre approfittare di uno sconto promozionale del 15% se acquistate il libro online.

2. Fai bei sogni di Massimo Gramellini: quando le parole non dette fanno male

Fonte: web
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Al posto di una misteriosa bottiglia di bourbon, in questo caso è una busta rimasta chiusa per quarant’anni a farsi portatrice di verità nascoste, verità che si ha paura di conoscere. È la storia di un bambino, poi diventato adulto, alle prese con un passato che ritorna in una luce nuova, a sconvolgere la sua visione del mondo e il suo modo di affrontare la vita. È una storia che insegna ad affrontare le perdite, ad accettare la realtà così com’è, per non rischiare di vivere in una menzogna, perdendo quindi se stessi. È un libro che fa capire come le parole che non abbiamo mai detto, perché timorosi dei danni che potrebbero fare, a volte si rivelano essere dannose proprio per il loro silenzio. Da leggere!

3. Molto forte, incredibilmente vicino di Jonathan S. Foer: quando, in fondo, le parole non servono

Fonte: web
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A volte non è la paura a bloccare le parole, ma è la vita stessa che ruba il tempo che pensiamo di avere e si rimane all’improvviso senza interlocutori. È il caso della commovente storia di Molto forte, incredibilmente vicino, da cui è stato tratto anche un film con Tom Hanks. Si tratta di un padre e un figlio che vengono separati per sempre a causa dell’11 settembre 2001, destinati, a quanto pare, a non dirsi più nulla. Eppure il legame tra loro perdura e spingerà il piccolo Oskar a trovare la chiave del mistero dell’ultimo oggetto lasciatogli dal padre, dimostrando come a volte, se si è agito bene, non sono necessarie le parole per esprimere il proprio amore. Commovente e toccante, consigliatissimo.

4. Le parole che non ti ho detto di Nicholas Sparks: quando non è mai troppo tardi per parlare

Fonte: web
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Anche in questo caso, nonostante siamo in un mondo dominato dalla tecnologia, le parole mai dette sono affidate a un supporto molto materiale: un messaggio in bottiglia. Esiste forse un mezzo di comunicazione che si affida di più alla speranza che un foglio affidato all’imprevedibilità del mare? Theresa, giornalista, single e in carriera, trova questo messaggio abbandonato, che riporta lo straziante messaggio di Garrett per la donna amata e perduta. Spinta da strane emozioni, Theresa si metterà dunque alla ricerca dell’autore, in un viaggio sulla scia di questo amore sfortunato, durante il quale quelle parole mai dette cambieranno anche il suo modo di vedere le cose.

5. Lettera a un bambino mai nato di Oriana Fallaci: quando il silenzio è una scelta

Fonte: web
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Questo libro della Fallaci è diventato un’icona, in quanto si tratta di una profonda riflessione che non può non interessare tutte le donne , inoltre, dato che è stato pubblicato nel 1975, sottolinea anche il grande coraggio della scrittrice. Il libro è un lungo monologo di una donna incinta, che si interroga sul significato della maternità, sui propri diritti e doveri nei confronti del bimbo; che si chiede se basta volere un figlio per costringerlo alla vita. Una lettura che a volte fa bene, a volte fa male, ma che in ogni caso andrebbe fatta. Perché in questo caso le parole ci sono, e sono tante, e la donna le sciorina, una dietro l’altra, ma in verità non arriveranno mai al figlio. Di fatto non verranno mai dette. Tuttavia, anche solo pensarle è fondamentale, perché impone una riflessione che fa capire come, in certi casi, il silenzio è un diritto che nessuno può toglierci.

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