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Il nostro voto

Recensione e trama

I poeti maledetti è un saggio scritto da Paul Verlaine, poeta egli stesso, a cui si deve il merito di aver individuato la carica rivoluzionaria autori come Corbière, Rimbaud, Mallarmé, Desbordes-Valmore e Villiers de l’Isle-Ada.

Per loro Verlaine conia il termine di “poetes maudits”, poeti maledetti, con il quale vuole inquadrare il loro essere “assoluti per l’immaginazione, assoluti nell’espressione” e con il quale li inserisce in una dimensione mitica, per cui la loro tendenza a profanare le convezioni e i valori della società borghese, in favore del male e di ciò che è basso e degenere, diviene un rifiuto supremo.

Il poeta maledetto è colui che preferisce annientarsi piuttosto che vivere in una società che non lo comprende e i cui valori giudica falsi e artefatti: meglio per lui una vita all’insegna dei piaceri della carne, degli effluvi dell’alcol, dell’abuso di droghe.

Una vita fatta di sregolatezza e autodistruttiva, cifra comune di questi poeti intelligentemente analizzati da Verlaine.

Un saggio davvero interessante per chi desidera comprendere meglio il fenomeno dei poeti maledetti e come il disagio nei confronti del mondo dove si vive abbia effetti deleteri.

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Dettagli

Genere: Poesia
Prezzo Listino: EUR 10,00
Editore: Il Saggiatore
Collana: ND
Data Pubblicazione: 01/01/1970
Pagine: 140
ISBN-10: 8856501996
ISBN-13: 9788856501995
Lingua Originale: Italiano
Lingua Edizione: Italiano
Titolo Originale: I poeti maledetti. Testo francese a fronte

Informazioni sull'autore

  • Paul Verlaine