Le otto montagne

Lo aspettavamo, noi lettori di Cognetti, con la trepidazione con cui aspettiamo ogni sua parola, che non sai mai dove ti porterà: in brevi squarci di vita di città, tra le strade affollate di New York, nella natura solitaria di un rifugio in montagna. Ogni volta lo stesso incantesimo: la scrittura attenta, evocativa, la parola misurata a raccontare frammenti di vita, il non detto che si insinua tra le pagine e ti resta dentro forse ancor più delle parole. È un narratore raffinato, che si muove agilmente fra generi e forme espressive differenti, tra racconti, romanzi, documentari, poesie, diari di viaggio, cambiando ogni volta abilmente registro.

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Consigliato a

Chi ama leggere un romanzo di formazione che ricalca la più classica tradizione narrativa, fatta di una scrittura intima, personale, ma allo stesso tempo dotata di una forza evocativa straordinaria.

Il nostro voto

Recensione e trama

Si può dire che abbia cominciato a scrivere questa storia quand’ero bambino, perché è una storia che mi appartiene quanto mi appartengono i miei stessi ricordi. In questi anni, quando mi chiedevano di cosa parla, rispondevo sempre: di due amici e una montagna. Sì, parla proprio di questo.

Vincitore dell’edizione 2017 del Premio Strega, Paolo Cognetti incanta il pubblico con Le otto montagne, romanzo edito da Einaudi che ricalca il percorso classico dei romanzi di formazione sullo stile, per intenderci, de Il giovane Holden di Salinger. Ci sono molti ingredienti in questo romanzo che appartiene alla narrativa nel senso più stringente del termine, come lirica, personale, intima, c’è l’amicizia maschile in sfumature contrapposte, raccontata secondo i dogmi “classici” con cui si interpreta il rapporto tra uomini, con lunghi silenzi, poche parole, scambi di battute scarni ed essenziali; e poi ci sono gli affetti familiari, c’è, perché no, l’amore, che non è solo quello da intendersi nella coppia, ma anche verso l’ambiente, verso la natura. C’è, soprattutto, lei, la montagna: luogo di rigenerazione mentale, di alienazione volontaria, di perfetto isolamento, dove si può sfidare se stessi, i propri limiti, persino innamorarsi.

Come è successo ai genitori di Pietro, ragazzino cresciuto in città, solitario e scontroso; la sua mamma e il suo papà si sono conosciuti proprio lassù, sulle cime, passione comune che li ha fatti innamorare, e sulle montagne si sono persino sposati, ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo. Questo accadeva prima che la vita di città, a Milano, li risucchiasse in un vortice di monotonia e nostalgia, lei presa dal suo lavoro in un consultorio di periferia, lui, uomo ombroso e affascinante, che torna a casa ogni sera dal lavoro carico di rabbia, dalla sua professione di chimico. Ma la montagna che li ha uniti da sempre, anche nella tragedia, torna prepotente nelle loro vite quando scoprono il paesino di Grana, ai piedi del Monte Rosa: lì sentono di aver ritrovato il posto giusto, e da quel momento Pietro trascorrerà tutte le sue estati in quel paesino racchiuso, come un gioiello incastonato in una montatura grigia e verde, dai monti, ma attraversato da un torrente che dal primo momento lo incanta. Ogni anno, ad aspettarlo ci sarà Bruno, “capelli biondo canapa e collo bruciato dal sole“, che ha la sua età, ma in quel paese ci vive, e si occupa del pascolo delle vacche.

In quel paesino inizia il vero percorso di crescita di Pietro, tra i sentieri che si snodano nei boschi silenziosi e freschi, le scoperte con Bruno e le passeggiate con il padre attraverso quella montagna che è la sua vera eredità, ” una parete di roccia, neve, un mucchio di sassi squadrati, un pino”. Un’eredità che, a distanza di moltissimi anni, lo riavvicineranno all’amico d’infanzia.

Pubblicato nel novembre 2016, il libro è disponibile su Amazon.

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Dettagli

Prezzo Listino: 15,73
Editore: Einaudi
Collana: ND
Data Pubblicazione: 11/08/2016
Pagine: 208
ISBN-10: 880622672X
ISBN-13: 978-8806226725
Lingua Originale: Italiano
Lingua Edizione: Italiano
Titolo Originale: Le otto montagne

Informazioni sull'autore

  • Paolo Cognetti