Lasciami entrare

Recensione e trama

Lasciami entrare di John Ajvide Lindqvist è una storia di vampiri, ma non come la si potrebbe immaginare.

Infatti è innanzitutto la storia di Oskar ed Eli, due dodicenni che vivono a Blackeberg, una quartiere degradato nella periferia di Stoccolma, e della loro strana, ma vera e sincera, amicizia.

Oskar è un ragazzino solo e perseguitato dai bulletti; vive con la madre, che spesso si dimentica di lui, la cui vita cambia quando nell’appartamento accanto si trasferisce Eli, una bambina altrettanto sola e misteriosa, che esce solo di notte, non ha mai freddo e quando salta sembra volare.

Eli è un vampiro, ma questo non impedirà che tra i due ragazzini si instauri un’amicizia dove ognuno si fa carico dell’altro, lo incoraggia e lo consola; Oskar diventa più deciso, mentre Eli inizia a provare sentimenti a lei prima sconosciuti.

La loro amicizia si sviluppa in un mondo venato di orrore, violenza, disagio e disperazione, elementi che emergono in modo chiaro dalla lettura e turbano, così come il sentimento che si sviluppa tra Oskar ed Eli pare puro e immacolato e in questo senso consolante.

Lasciami entrare è un libro non facile che usa il tema del vampirismo per parlare di tematiche ben più serie e tragiche, come la diversità, la solitudine, la violenza e la pedofilia, cosa per nulla semplice da affrontare in un romanzo; tuttavia l’autore riesce a rendere tutto delicato: lui non condanna o salva, ma registra i fatti e lascia che sia il lettore a trarre il proprio giudizio.

Un romanzo davvero da leggere.