La donna dei fiori di carta

Recensione e trama

La donna dei fiori di carta di Donato Carrisi è un romanzo particolare, breve ma intenso, che narra una storia romantica e misteriosa.

Siamo nel 1916, durante la prima guerra mondiale, e il medico dell’esercito austriaco, Jacob Roumann, ha una missione: deve capire se uno degli italiani di recente catturati sia un ufficiale, così da organizzare uno scambio con un tenente colonnello prigioniero del nemico.

Il dottore ha solo una notte a disposizione per scoprire chi è il prigioniero, che la mattina sarà fucilato, ma non sa che la storia che ascolterà quella notte cambierà la sua vita.

La storia che sentirà narrare è il racconto di un amore, di nomi misteriosi e nascosti, di un viaggio e del Titanic.

Questo romanzo incanta con la sua prosa fluente e ricercata, ma al tempo stesso leggera, e con la trama affascinante, dove i personaggi che sono presentati sono “estremi”, sembrano appartenere più a un mondo fantastico che alla realtà, quasi fossero figure mitologiche e in quanto tali al di sopra della morte, perché con questa storia si eternano.

Il medico Jacob Roumann è a sua volta un personaggio dal fascino complicato, perché lui, dottore, è il primo a essere ferito, e la sua ferita è nel cuore.

E anche l’atmosfera della guerra trasuda dalle pagine del romanzo, con la paura palpabile e l’aria che sa di morte, e la speranza di poter tornare a casa.

Un racconto davvero unico nel suo genere, una piccola perla per ricordarsi che alcune storie d’amore sono in grado di imprimersi nel profondo dell’anima e oltrepassare i confini della morte.