A tu per tu con Mary Kubica, autrice del thriller dell'inverno "La sconosciuta"

Abbiamo incontrato Mary Kubica al Castello Sforzesco di Milano, in occasione di BookCity, per la presentazione del suo secondo libro, "La sconosciuta", che già si candida a diventare il "thriller dell'inverno" e mette in guardia rispetto al nuovo ruolo delle autrici donne in un genere che, fino a poco tempo fa, era stato solo appannaggio maschile.

L’incontro con un autore (nel nostro caso un’autrice) che si ammira e si segue non è sempre un evento rose e fiori. Hai passato ore a leggere parole uscite dalla sua mente, a frequentare personaggi che ti sembrano familiari più di molte persone che incontri ogni giorno per strada e, vuoi o non vuoi, l’hai idealizzata. Le hai attribuito un tono di voce,  un modo di inclinare la testa, gesti non suoi e… persino pensieri. Il rischio di andare incontro al disincanto non è poi così improbabile.

Non succede con Mary Kubica, autrice bestseller di “Una brava ragazza” (oltre 250.000 copie vendute), quando la incontriamo al Castello Sforzesco di Milano, domenica 25 ottobre 2015, per la presentazione del suo nuovo thriller “La sconosciuta”.

Arriviamo preparate. “La sconosciuta” per noi non è più tale. Abbiamo letto dalla prima all’ultima pagina del libro: sappiamo bene chi è Willow, la ragazza misteriosa con la neonata in braccio che Heidi Wood incontra per caso in un giorno di pioggia e decide di accogliere in casa sua, nella sua famiglia, nonostante i pareri contrastanti del marito e della figlia. Abbiamo sofferto con Heidi le conseguenze per tutta la discesa all’abisso che questo gesto buono e altruista costerà alla sua famiglia. E ancora non ci siamo riprese dalla spirale di colpi di scena, suspense, risvolti psicologici che, proprio quando eravamo convinte di averli capiti, si sono rivelati altro. Perché nulla è come sembra e il Male e il Bene non hanno sempre confini così ben delineati.

Arriviamo preparate e incontriamo l’autrice Mary Kubica, il suo viso solare e disteso. Per un attimo pensiamo che è strano che una ragazza così abbia potuto rappresentare, nero su bianco, uno dei thriller psicologici destinati a far parlare di sé per maestria e abilità. Poi la sentiamo parlare e capiamo che non è così: solo chi porta in sé una grande sensibilità può rappresentare l’animo umano e le sue mille sfaccettature, anche quelle più oscure, così magistralmente.

Ha ragione Alessandra Viero, conduttrice di Quarto Grado e moderatrice dell’evento, quando dice: “Il lettore attraverso gli occhi dei personaggi della Kubica arriva a immedesimarsi nel suo vissuto, provando un’immediata empatia”.

Presentazione del libro La Sconosciuta di Mary Kubica
L’autrice in occasione dell’evento BookCity al Castello Sforzesco

Potere delle donne! Perché Mary Kubica appartiene di diritto alla autrici del thriller in rosa, che hanno sdoganato un genere fino a poco tempo fa appannaggio degli uomini e, anzi, hanno pure messo dei punti saldi e insegnato qualcosa ai colleghi maschi.

Perché il thriller femminile è, spesso, meno pulp di quello maschile, ma si arricchisce di una componente psicologica che porta il lettore a sondare abissi che possono essere ben più terribili di qualsiasi scena di sangue.

“C’è un forte ritorno al thriller più psicologico, ricco di suspense, proprio come accade ne ‘La Sconosciuta’ – ha affermato in questo senso Chiara Scaglioni, Direttore Editoriale HarperCollins Italia -. La novità assoluta a livello narrativo e stilistico è costituita dall’alternanza di punti di vista, molteplici, in modo che attraverso di essi il lettore riesca a ricostruire gli elementi fondanti della storia”.

E così, un incontro dall’esito incerto diventa un’occasione di conoscere una donna che ha qualcosa da dire e che vale la pena ascoltare e, soprattutto, leggere.
Anzi, per la cronaca, “La Sconosciuta” di Mary Kubica è acquistabile sul web con il 15% di sconto.

E lei, Mary Kubica, dal suo canto, ci saluta così:

“Una città meravigliosa, un pubblico attento e appassionato.
Grazie a tutti i lettori italiani per questi meravigliosi giorni insieme.”

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